Il pendolo di Codman per la spalla
Il pendolo di Codman è un esercizio delicato, ma molto efficace, per problemi alla cuffia dei rotatori della spalla e può essere eseguito indipendentemente, oppure come parte di un piano di riabilitazione della spalla.
Questo esercizio è indicato per le persone che hanno una tendinite del sovraspinato, una borsite subacromiale sottodeltoidea. Può essere utile anche ai pazienti che hanno una fase acuta di tendinopatia calcifica del sovraspinato.
Questi pazienti dicono di avere sollievo durante la trazione del braccio, perché la testa dell’omero tende, per effetto del peso, ad aumentare un pò lo spazio subacromiale. Questo stessi pazienti dicono anche di trovare sollievo al dolore dormendo con il braccio fuori dal letto.
Indicazioni dell'esercizio del pendolo di Codman
L’esercizio ha molteplici vantaggi tra cui:
– Preservare il range di movimento articolare;
– Prevenire lo sviluppo della rigidità della spalla;
– Mantenimento della mobilità della cuffia dei rotatori e della capsula articolare;
– Fornire spazio nell’articolazione della spalla;
– Sollievo daL dolore;
– Aumento del flusso sanguigno all’articolazione della spalla;
Uno dei vantaggi principali dell’esercizio del pendolo di Codman è che è passivo. Ciò significa che, la contrazione dei muscoli che circondano la spalla, è minima.
Ciò è particolarmente importante per le persone con gravi lesioni alla cuffia dei rotatori o che hanno subito interventi chirurgici.
La cuffia dei rotatori
Nelle prime fasi della riabilitazione, la contrazione muscolare è controindicata perché potrebbe danneggiare ulteriormente i tendini della cuffia dei rotatori. Uno studio del 2016 ha confermato che gli esercizi con il pendolo di Codman, comportano poca attività muscolare, rendendoli una scelta perfetta per la riabilitazione precoce della cuffia dei rotatori.
Consigli su come eseguire il pendolo di Codman
E’ sconsigliabile eseguire l’esercizio in decupito supino, con il braccio penzolante a 90 gradi. E’ molto meglio mantenere un angolo tra busto e braccio di circa 45 gradi, comunque non superiore ai 60 gradi, perché tra i 60° e i 120° c’è l’arco doloroso.
Quindi si può fare inclinando leggermente il busto, appoggiandosi ad una superficie, come il tavolo della cucina, una mensola o una sedia.
Si può stare anche seduti su una sedia con le gambe divaricate, con il braccio sano appoggiato al ginocchio e il braccio dolente completamente rilassato. L’importante è che il braccio non urti da nessuna parte.
Come si esegue il pendolo di Codman
– Lasciare il braccio pendere verso il pavimento e rilassare i muscoli della spalla;
– Muovere la parte superiore del corpo, con un leggero movimento oscillante, facendo dei piccoli cerchi, prima in senso orario e poi in senso antiorario;
– Il braccio si muove a causa dell’oscillazione della parte superiore del corpo;
– Lasciare il braccio completamente rilassato;
– Non irrigidire il braccio per impedire l’oscillazione e non muovere il braccio per aumentare l’ampiezza del movimento;
– Se l’esercizio è eseguito correttamente, l’articolazione della spalla avvertirà una leggera tensione, senza però sentire dolore;
– Eseguire l’esercizio per 2-4 minuti alla volta e ripeterlo possibilmente per 2-5 volte al giorno;
Per progredire nell’esercizio e migliorare la quantità di trazione articolare, è possibile eseguire l’esercizio impugnando un piccolo peso di 2 kg nella mano interessata. L’importante è che questo non comporti torpore alla dita.
La cosa migliore comunque sarebbe usare una cavigliera intorno al polso, perché, se si stringe un manubrio, è probabile che non si riesca a rilassare completamente il braccio.
Nel caso il paziente abbia una lassità legamentosa, è meglio fare l’esercizio del pendolo di Codman a peso naturale, senza pesi.
Nei pazienti operati di cuffia dei rotatori, dove il tendine deve cicatrizzare, non si può fare l’esercizio con un peso in mano, perché la trazione potrebbe sollecitare la sutura chirurgica.
[…] […]