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Introduzione

La MWM Mobilizzazione con Movimento di Mulligan, sviluppata dal fisioterapista neozelandese Brian Mulligan, è una tecnica di terapia manuale ampiamente utilizzata per trattare il dolore muscolo-scheletrico e migliorare la mobilità articolare. Vediamo in dettaglio in cosa consiste, quali sono i suoi principi fondamentali e il supporto scientifico che ha ricevuto negli anni.

Brian Mulligan
BRIAN MULLIGAN

Origini e concetti fondamentali della MWM

Brian Mulligan ha sviluppato il concetto di Mobilization with Movement negli anni ’80, con l’intento di combinare tecniche di mobilizzazione passiva con movimenti attivi eseguiti dal paziente. La MWM si distingue per l’approccio dinamico che prevede una mobilizzazione articolare associata a un movimento attivo del paziente stesso, e si differenzia da altre tecniche di mobilizzazione tradizionali, che solitamente sono passive.

Il principio base della MWM è che molte disfunzioni articolari e muscoloscheletriche derivano da un’alterazione del normale assetto articolare, senza che siano presenti gravi danni strutturali. Secondo Mulligan, l’applicazione di una mobilizzazione specifica durante un movimento attivo e indolore può aiutare a “riposizionare” l’articolazione in modo da ridurre il dolore e migliorare la mobilità.

Obiettivi della MWM

Gli obiettivi principali della MWM includono:
– Riduzione del dolore : l’applicazione della mobilizzazione riduce i sintomi dolorosi permettendo al paziente di eseguire movimenti attivi.
– Ripristino della mobilità articolare : migliorando l’allineamento articolare, il range di movimento risulta incrementato.
– Recupero della funzionalità : con l’uso attivo del paziente, la mobilizzazione porta anche a un miglioramento del controllo motorio e della funzione muscolare.

Principi di applicazione della MWM

La MWM segue alcuni principi chiave:
– Non dolore : la tecnica viene applicata solo se il movimento articolare risulta indolore. Questo è un principio cardine della MWM, e la mobilizzazione deve essere modificata se confronta il dolore.
– Mobilizzazione parallela : il terapista applica una forza parallela al piano articolare, per facilitare un riposizionamento “fisiologico”.
– Coinvolgimento attivo del paziente : durante la mobilizzazione, il paziente esegue attivamente il movimento, aumentando la propriocezione e il controllo dell’articolazione.
– Test/retest : la valutazione dei risultati avviene in tempo reale: il movimento viene testato prima e dopo la mobilizzazione per valutare se si è ottenuto un miglioramento.

MWM mulligan

Meccanismi di azione

I meccanismi d’azione della MWM non sono ancora completamente chiariti, ma si ipotizza che possano essere coinvolti vari fattori, tra cui:
– Effetto neurofisiologico : l’azione della mobilizzazione con movimento è in grado di stimolare i recettori cutanei, muscolari e articolari, aumentando il feedback propriocettivo e riducendo la percezione del dolore attraverso un’azione analgesica locale.
– Correzione dell’allineamento articolare : spesso la disfunzione è associata a un leggero “mal posizionamento” articolare, che la mobilizzazione può temporaneamente correggere. La combinazione con il movimento attivo favorisce la stabilizzazione del riposizionamento ottenuto.
– Modulazione del sistema nervoso centrale : l’intervento attivo del paziente durante la mobilizzazione potrebbe aiutare a ricalibrare i pattern di movimento alterati, ristabilendo un controllo neuromotorio efficiente.

mulligan concept

Applicazioni Cliniche della MWM

La tecnica MWM si applica a varie condizioni muscolo-scheletriche, come:
– Problemi al ginocchio (es. sindrome femoro-rotulea): le tecniche di MWM si utilizzano spesso per migliorare l’allineamento della rotula e ridurre il dolore durante la flessione.
– Problemi di spalla : le mobilizzazioni gleno-omerali in combinazione con movimenti attivi possono migliorare il range articolare e ridurre i sintomi nella sindrome da conflitto.
– Disturbi cervicali : la MWM per la colonna cervicale è utile per ridurre il dolore e migliorare la mobilità in pazienti con limitazioni di movimento cervicale.
– Epicondilite laterale (gomito del tennista): è una delle indicazioni più comuni per la MWM, dove la mobilizzazione abbinata al movimento estensore del polso riduce il dolore e migliora la funzionalità.

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Evidenze scientifiche

Gli studi scientifici sulla MWM di Brian Mulligan sono aumentati negli ultimi decenni. Alcuni risultati significativi includono:
– Riduzione del dolore e aumento della mobilità : studi randomizzati controllati hanno dimostrato che la MWM è efficace nel ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare, in particolare in condizioni come il gomito del tennista e le limitazioni articolari della spalla e della colonna cervicale.
– Effetto neurofisiologico : alcune ricerche suggeriscono che la MWM abbia un effetto inibitorio sul dolore centrale e periferico, attraverso meccanismi di inibizione del dolore indotto dal movimento.
– Impatto sulla propriocezione : la combinazione di mobilizzazione e movimento attivo è stata associata a un miglioramento della propriocezione e del controllo neuromuscolare, elementi fondamentali per il recupero funzionale e la prevenzione di recidive.
– Sostenibilità dei risultati : la tecnica MWM ha mostrato una buona efficacia nel tempo, con pazienti che hanno distribuito miglioramenti duraturi anche a distanza di settimane.

Critiche e limiti

Nonostante le numerose prove a favore, la MWM non è esente da critiche. Alcuni autori sostengono che mancano ancora dati standardizzati su parametri specifici, come la durata e l’intensità ottimale della mobilizzazione. Inoltre, l’efficacia della MWM potrebbe variare in base alla specificità della diagnosi e alla manualità del terapista.

Conclusioni

La Mobilization with Movement di Brian Mulligan rappresenta un approccio innovativo e basato sull’evidenza alla terapia manuale. Integrando il movimento attivo del paziente con una mobilizzazione articolare, questa tecnica si è dimostrata efficace nel ridurre il dolore e migliorare la mobilità in numerose condizioni muscolo-scheletriche. Sebbene siano necessari ulteriori studi per comprendere appieno i meccanismi d’azione e per standardizzare i protocolli, la MWM è considerata una tecnica sicura, applicabile e, in molti casi, altamente efficace.